lunedì 26 novembre 2012

LE MILLE E UNA NOTTE, OVVERO LA NEGAZIONE DEL PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE

Le mille e una Notte è un labirinto narrativo dove ogni racconto si biforca in altri racconti, dando origine a infinite metamorfosi di situazioni, di generi, di personaggi; la realtà si confonde spesso col sogno, ogni cosa è quella cosa ma anche, prima o poi, il suo contrario. Dalle spoglie di un uccello si materializza un principe, ogni animale può nascondere un uomo, ogni uomo può rivelarsi quello che non ci si aspetta. Un povero vestito di stracci nasconde un califfo o un guerriero. Un barbiere sembra un perditempo e uno sciocco ma poi si palesa per un sapiente. Il corpo di una bellissima donna cela un jinn, creatura ribelle a Dio dedita al male ma, spesso, capace anche di affezionarsi a un uomo e di servirlo come il più devoto degli schiavi. Un’isola dove i naviganti scendono per riposarsi si trasforma in una balena che s’immerge, trascinando nell’abisso gli incauti che l’hanno scambiata per una terraferma.

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