mercoledì 14 novembre 2012

LA PITTURA DI GIORGIO MORANDI


Giorgio Morandi era un pittore con un pensiero fisso. Qualcuno ha voluto vedere, nella sua produzione ripetuta all’infinito di pochi oggetti a cui tornava continuamente,un’inclinazione maniacale. Indubbiamente la sua singolare abitudine di seppellire nella terra i pennelli ormai consunti e non più utili all’uso, quasi si trattasse di oggetti venerabili, non aiuta a sfatare il sospetto della mania. Eppure quest’uomo schivo, distratto, e forse davvero anche un po’ maniaco, è riuscito a ritrarre in pittura la purezza e l’assoluto, cose che in un’unica parola definiamo poesia, ossia quell’equilibrio speciale tra forma e colore che, quando si sposano, sprigionano un’armonia capace di far vibrare le corde più profonde di chi ama e ricerca la bellezza.

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