venerdì 2 novembre 2012

ANDREW WYETH, PITTORE DEL SILENZIO


Andrew Wyeth, morto nel 2009 all'età di 91 anni, artista vissuto durante gli anni in cui in America infuriava l’espressionismo astratto e la pop art, è stato snobbato per molto tempo dalla critica ufficiale come un eccentrico e solitario pittore retrò, afflitto da un sentimentale attaccamento al mondo rurale della Pennsylvania e del Maine, regioni dove ha trascorso gran parte della sua esistenza, riproducendone con meticoloso realismo i paesaggi, le case, gli interni e i suoi abitanti, gli uomini e le donne che incontrava e che gli  ispirarono una galleria di ritratti notevoli per la resa psicologica dei soggetti accanto ad una simpatia umana che non veniva mai meno, manifestandosi talvolta con un pizzico d’affettuoso umorismo, altre volte con una scabra pietà. E’ stato bollato come un esponente del gusto americano più popolare e nostalgico, ma in realtà i suoi dipinti non sono mai documenti d’una tendenza arcadica o elegiaca, bensì rappresentazioni d’un ambiente e d’una esistenza asciutte e severe, in cui si annida un silenzio profondo, un silenzio che è nell’aria, nella vita solitaria d’ogni giorno e che avvolge ogni cosa d’un senso di separatezza più stoica che dolente. 
Nei suoi quadri l’atmosfera è austera, essenziale, ed è notevole la sua capacità di restituire, tra i campi vuoti le colline brulle e  le case isolate, la solitudine delle figure, quasi schiacciate dall’asprezza dell’ambiente.

Nessun commento:

Posta un commento