martedì 25 dicembre 2012

NEL PARCO NIOKOLO KOBA DEL SENEGAL






Ho avuto occasione, anni fa, di trascorrere il giorno di Natale al Parco Niokolo Koba del Senegal e, poiché oggi è Natale, mi è grato riandare al ricordo di quella circostanza che rimane dentro di me come uno dei momenti magici delle mie esperienze di viaggio, ma anche un’occasione per riflettere su determinati sentimenti ispiratici da quei luoghi che siamo soliti chiamare “paradisi perduti”. Eravamo arrivati davanti all’ingresso del parco, a bordo di un vecchio ma solido pulmino wolkswagen, nel tardo pomeriggio della vigilia e, sbrigate le pratiche d’accesso – pagamento della quota per la visita, mostra ai guardiani della mancanza di armi da caccia all’interno del nostro automezzo ed esibizione delle fotocamere di cui eravamo dotati per documentare la vita degli animali nel parco –  eravamo entrati nella vasta area dopo aver dichiarato di voler trattenerci al suo interno fino alla sera del giorno successivo. Il buio era calato presto mentre avanzavamo lentamente lungo la pista di terra battuta e, temendo di finire fuori dal tragitto percorribile, c’eravamo fermati in una piccola radura, quindi, dopo una cena frugale, assicuratici che le portiere della vettura fossero ben chiuse, c’eravamo addormentati nelle nostre cuccette. 

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