Nel campo dell’arte, come in tutti gli
altri settori, sarebbe tempo di impegnarsi seriamente per liberarci dagli equivoci e dalle imposture,
anzi dai veri e propri macigni che, da troppi anni, tagliano la strada a chi è
dotato di vero talento, depauperano di bellezza la nostra civiltà e fanno
perdere la bussola al popolo mostrandogli immagini capaci solo di degradare
l’umanità e di confondere la percezione della differenza che esiste tra armonia
o bellezza e deformità o dissonanza. Considerata la paccottiglia che dilaga da
decenni si dovrebbe pensare a un lavoro
enorme; ma vale la pena perdere altro tempo prezioso per discettare intorno al
nulla o, peggio ancora, per rovistare nella spazzatura? Per fare chiarezza e
chiudere il conto con un passato fatto di troppe brutture e nefandezze ritengo
che basterebbero pochi saggi di facile lettura, a prezzo contenuto e
adeguatamente veicolati. Uno potrebbe essere dedicato allo smascheramento della
pop art e del personaggio Andy Warhol, che del pop fu e resta il massimo
rappresentante.
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