venerdì 9 agosto 2013

L’IMPOSTURA DELLA POP ART



Nel campo dell’arte, come in tutti gli altri settori, sarebbe tempo di impegnarsi seriamente per liberarci dagli equivoci e dalle imposture, anzi dai veri e propri macigni che, da troppi anni, tagliano la strada a chi è dotato di vero talento, depauperano di bellezza la nostra civiltà e fanno perdere la bussola al popolo mostrandogli immagini capaci solo di degradare l’umanità e di confondere la percezione della differenza che esiste tra armonia o bellezza e deformità o dissonanza. Considerata la paccottiglia che dilaga da decenni si dovrebbe  pensare a un lavoro enorme; ma vale la pena perdere altro tempo prezioso per discettare intorno al nulla o, peggio ancora, per rovistare nella spazzatura? Per fare chiarezza e chiudere il conto con un passato fatto di troppe brutture e nefandezze ritengo che basterebbero pochi saggi di facile lettura, a prezzo contenuto e adeguatamente veicolati. Uno potrebbe essere dedicato allo smascheramento della pop art e del personaggio Andy Warhol, che del pop fu e resta il massimo rappresentante.

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