giovedì 2 gennaio 2014

DA ILYA REPIN A IGOR GRABAR, UNA GRANDE STAGIONE DELLA PITTURA RUSSA

Ritratto di Vera Repin, di Ilya Repin



Ritratto di Ivan Kramskoj dipinto da Ilya Repin


L’opera di Ilya Repin rappresenta  una delle espressioni più significative dell’arte russa nel periodo che occupa la seconda metà del XIX secolo e la prima parte del XX (nacque nel 1844 e morì nel 1930). Per la vastità degli interessi nella scelta dei soggetti dei suoi dipinti, e per la capacità di rappresentarli nei toni più vari, dal lirico al drammatico, dall’epico all’elegiaco, senza escludere accenti d’arguzia e d’ironia,  Repin non ha eguali nella pittura russa precedente e contemporanea a lui. Nella sua epoca egli ha rappresentato un modello obbligato per gli altri pittori, sia per quelli che furono suoi allievi diretti e vissero nella sua orbita (insegnò a lungo presso l’Accademia Imperiale delle Arti di San Pietroburgo), sia per altri contemporanei che non poterono fare a meno di guardare alla sua arte e al suo esempio. Di eccezionale levatura furono poi i suoi ritratti, una stupenda galleria di personaggi restituiti con profondo acume psicologico e grande simpatia umana, un modello, anche questo, che trovò il suo riflesso negli straordinari ritratti che seppero eseguire i suoi allievi e seguaci. Certo lo stesso Repin, il cui apprendistato si svolse anche per lui a San Pietroburgo presso l’Accademia delle Arti, subì l’influenza dell'artista Ivan Kramskoj (1837-1887) e dei suoi seguaci, quel pugno di pittori che si riunirono nel gruppo dell’ Artel degli artisti per opporsi all’arte accademica e far valere nell’arte i principi del realismo, dell’impegno morale e della sua caratterizzazione in chiave russa o slavista.
ritratto di Olga Raftopulo di Ivan Kramskoj
Ritratto di Leon Tolstoj di Ivan Kramskoj

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